Acidamente: Nei notiziari di questa settimana, il Leoncavallo è stato sgomberato: un centro sociale che resiste come un cactus nel deserto. Nel frattempo, l'esercito israeliano ha deciso di fare un "tour" a Gaza, giusto per dare un po' di pepe alla crisi. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno finalmente trovato un accordo sui dazi, come due bambini che si scambiano le figurine. Ah, e Mediobanca? Bocciata come un pupazzo di carta. Notizie fresche e a dir poco brillanti. Che meraviglia!
Acidamente: Gaza brucia come un falò di festa, ma nessuno ha ricevuto l'invito. Israeliani bombardano, mentre i residenti fuggono come se ci fosse un concerto preferito a sud. L’esercito prepara le tendopoli come una mise en place per un banchetto di guerra. Netanyahu si fa forte, mentre le famiglie piangono per i loro cari, bloccati in un teatrino tragico di cui nessuno sembra avere il copione. E mentre il mondo si indignando per nuove case nei territori contesi, qualcuno in alto, probabilmente, si abbandona a un sonno tranquillo.
Acidamente: Ursula von der Leyen e Donald Trump hanno festeggiato un nuovo accordo sui dazi, perché chi non ama un po' di caos tariffario? La UE promette un massimo del 15% su prodotti strategici, inclusi auto e farmaci, mentre i giganti dell'armamento possono esultare: più acquisti statunitensi in vista. E i vini? Non c’è nemmeno un centesimo di esenzione. Ma hey, ci sono 750 miliardi di dollari di acquisti di gas e chip in gioco! Chissà, forse un giorno ci sarà anche un brindisi!
Acidamente: Douglas Luiz, centrocampista brasiliano, ha finalmente trovato una nuova casa al Nottingham Forest, dopo un anno di "gloriosa" avventura alla Juventus. Dopo un certo numero di partite in cui ha dimostrato che essere pagati profumatamente non significa essere bravi, torna in Premier League, carico di nuove speranze. La Juventus ora dovrà affrontare il tormento di vederlo brillare altrove, mentre i tifosi sognano un centrocampista che riesca a tirare un passaggio, almeno. Buona fortuna, Forest!
Acidamente: Roberta Rei, stella di "Le Iene", ha deciso di condividere il suo dramma: un aborto. Un viaggio da un'improvvisa gioia a un dolore insopportabile. Dopo tre mesi di segreti e video cancellati, scopre la perdita e si ritrova in un ospedale, circondata da mamme felici. Che bel modo di festeggiare una tragedia! Il suo messaggio? Abbracciamoci! Perché, si sa, il silenzio fa bene, e chiedere aiuto è per i deboli, giusto? Roberta, il tuo dolore tocca, ma ci vuole un po’ di ironia.
Acidamente: Un gruppo di ingegneri, in preda a una crisi esistenziale, ha progettato Chrysalis: un'astronave di 58 km per viaggiare negli Spazi Perduti. Partenza da un’Antartide di ghiaccio per 400 anni di vita a bordo, dove avrebbero potuto esercitarsi nel "gioco della sopravvivenza". Tra parchi, fattorie e robot che fanno il lavoro sporco, si stima che almeno 1500 residenti sperimenteranno quell’apocalisse sociale, mentre l’IA farà da arbitro. Insomma, un reality show con gravità artificiale. Riparte la giostra!
Acidamente: Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, ha appena perso una partita di poker finanziario ma senza alcun bluff. Caltagirone, sostenuto dal governo Meloni, ha respinto l’offerta di Nagel per Banca Generali. Gli azionisti "scottati" hanno votato contro, ma non prima di un bel gioco di astensioni: il 35% ha detto sì, ma i voti della Delfin e delle casse previdenziali si sono comportati come al solito: a guardare il menu senza ordinare. Salotto buono? Più un circolo di marmocchi alla ricreazione. La notte è ancora lunga.
Acidamente: Nel regno di Microsoft, un gruppo di manifestanti infuriati ha deciso di ridipingere il logo dell’azienda con la vernice rossa, perché si sa, il sangue fa sempre colpo. In una giornata grigia a Redmond, gli "attivisti" volevano costringere il gigante tecnologico a interrompere i suoi affari con Israele. Il risultato? 18 arresti per “resistenza”. Ottimo modo per promuovere la pace: vero, Bill? Nel mentre, Microsoft promette "una revisione urgente". Avranno incluso anche il loro algoritmo del marketing?
Acidamente: In Italia, dove la moda è più virale della scabbia, un intero reparto dell'ospedale di Settimo Torinese è finito in quarantena. La causa? Un’operatrice socio-sanitaria che ha deciso di far entrare nella routine lavorativa un parassita, regalando alla paziente un souvenir di classe. Giusto per dimostrare che la vera malattia dimenticata non era la scabbia, ma il buon senso. Ora, mentre si contano gli infestati, il resto del Paese si chiede se si tratti di una nuova serie TV o di una chicca del '700.