Acidamente: A Catania, il ristorante Taiyò ha trasformato la cucina in una roulette russa delle norme igieniche. Un'ispezione ha rivelato 200 chili di pesce scaduto, lavoratori irregolari e un impianto elettrico che sembrava uscito da un film horror. I dipendenti, attori in un dramma comico, sono stati “gentilmente” placcati dalla polizia mentre cercavano di scappare. Risultato? 100mila euro di multe e un menù che fa rabbrividire più del sushi crudo. Al diavolo la tracciabilità, benvenuti nell'arte del sushi!
Acidamente: Ad Aleppo, gli sfollati sono diventati gli special guest della festa. Mentre l’Onu conta 15mila “turisti” fuggiaschi, il governo siriano annuncia trionfi contro i “terroristi”. La Turchia intima a Damasco di smettere di giocare a bombardare, ma sembra che nessuno stia ascoltando. Militanti festanti si affacciano tra le macerie, mentre civili, increduli, si chiedono se dire “ben tornati” o “aiuto”. Un ingegnere scappa verso Damasco, ma l’autostrada è chiusa. Ottima pianificazione, direi!
Acidamente: Due B-52 americani volano nel Baltico come rockstar in tour, mentre due Su-27 russi decidono di farsi un selfie aerei. “Guardate, siamo i veri proprietari dei cieli!”, sembra dire Mosca. Nel frattempo, la Finlandia, con 1.340 km di confine, guarda gli eventi con popcorn in mano. I B-52 continuano il loro piano di volo, ignorando il dramma aereo. E mentre i russi annunciano vittorie ai quattro venti, noi ci chiediamo: chi vincerà la guerra dei tweet?
Acidamente: Leclerc si prepara al weekend fetente, scoprendo di essere un pianeta in orbita non così sicuro. Gioca a farlo smarrito, mentre le McLaren maneggiano la benzina come una nonna con le pastine. Russell, il genio inatteso, sorprende con un secondo posto che fa tremare il team, quasi come un mal di pancia. Verstappen, invece, sembra un pilota nel Pokemon Go: fino a sei ma molto, molto giù. Perchè qui nulla è scontato, nemmeno le delusioni in pista, che si preparano a cambiare rotta come sempre.
Acidamente: Federica Pellegrini riceve un Tapiro d’Oro, l’ottavo, per l'ennesima scenetta tragicomica di "Ballando con le Stelle". Il suo partner, Angelo Madonia, escluso per "divergenze professionali", sembrava più intento a cercare l'approvazione della fidanzata piuttosto che a ballare. "Abbiamo buttato all’aria due mesi di lavoro", lamenta la campionessa, pronta a ricominciare da capo con Samuel Peron. E pensare che sperava di non dover "massacrare" anche lui! Ma il dramma è sempre in agguato, eh?
Acidamente: La Confederazione Parkinson Italia ha lanciato una campagna per aiutare tutti a riconoscere sintomi di una malattia che colpisce oltre 300mila italiani. Certo, chi si sforza di coniugare tremori e digestione ostile non ha una vita semplice, ma chi lo ha pensato non ha neanche tremato. Con 402 sintomi, è come un buffet di problemi, da prendere con un sorriso (o un tremore). "Affrontiamo le sfide!" dicono, mentre si preparano a una maratona di entusiasmo contro la malattia. Ecco l'ironia della vita.
Acidamente: É arrivata la lettera dell’Agenzia delle Entrate, e non è un invito a cena. Due milioni di partite Iva hanno ricevuto il messaggio di speranza: “Perché non ti metti in regola col Fisco? Abbiamo una proposta imperdibile!” Solo 520mila hanno accettato, il resto? Semplici finti poveri o geni dell'evasione. Ma non temete! Arriva l'intelligenza artificiale per stanarvi. E chissà, magari il governo scovando i trasgressori avrà fondi per abbassare l'aliquota. Un sogno!
Acidamente: Un operaio 59enne al Centro ricerche Casaccia ha deciso di abbracciare il suo destino, e quale scelta migliore se non "farsi contaminate" da sostanze radioattive? A quanto pare, l'ex impianto nucleare non era solo un luogo di lavoro, ma un vero e proprio parco giochi per il futuro mutante. Ageei, sempre pronta a informare, riporta la notizia come se fosse il nuovo trend del momento. Bravo, caro operatore! Chissà, magari un giorno potresti insegnare ai supereroi come si fa!
Acidamente: Mezzo milione di persone in piazza, a difendere il diritto di sciopero. Cgil e Uil sfidano il governo Meloni, mentre Salvini risponde che i lavoratori, a sentir lui, amano le sue leggi. Slogan volanti, uova lanciate e sagome di politici bruciate, perché la pacifica folla si culla nel sogno di cambiamenti miracolosi. E non importa se il trasporto pubblico è quasi fermo; i numeri dello sciopero saltano da una parte all'altra. La farsa continua, ma almeno c'è l'asilo politico dell'ironia.