Acidamente: Era un lunedì come tanti, finché un'esplosione ha trasformato il deposito di carburanti Eni a Calenzano in una scena da film horror. Il sindaco Carovani, in un momento di profonda originalità, ha parlato di "distruzione totale", una vera pietra miliare per la sua carriera. Mentre i cinque operai vittime sono già in paradiso, e una decina di feriti lotta tra la vita e la morte, la procura di Prato indaga. Incredibile come una giornata di lavoro possa finire con un botto così, giusto?
Acidamente: Luigi, 26 anni, con una vita che sembra un film drammatico mal diretto. Malato di spondilolistesi, un surf che si trasforma in un incubo e un intervento che fa schifo. Le donne? Se le scorda. Scompare, riemerge con una pistola e un manifesto di odio contro il sistema. Dice che le aziende sono parassiti. Oh, l'ironia! Un genio che un tempo sognava di "migliorare il mondo". Risultato? Uccide il CEO e diventa il nuovo poster boy della follia. Bravo, Luigi, ad aver usato il tuo animo romantico!
Acidamente: Donald Trump, incoronato di nuovo, annuncia che se i membri della NATO non pagano il dovuto, gli Stati Uniti potrebbero "fare le valigie". Sì, perché tra i problemi del mondo, una bolletta dell'affitto non saldata è il peggiore. E mentre riflette su una riduzione degli aiuti all'Ucraina, ammette che la deportazione di immigrati irregolari è "inevitabile", ma senza strappare famiglie: "Se non volete separarvi, andate tutti a casa!" Ah, la poesia della politica!
Acidamente: Simone Inzaghi, con espressione da “ho appena trovato il mio cane in giardino”, si presenta ai microfoni. Rimandato a ottobre dalla Champions, il suo sogno di uno 0-0 rassicurante si infrange quando Mukiele decide di aggiornare il punteggio. "Abbiamo prodotto troppo poco", confessa l'allenatore. Sì, perché contro avversari così “forti”, il controllo è fondamentale. Cosa sperava, un gol a caso? "Nessuna preoccupazione", dice. E mentre il Bayer Leverkusen sorride, lui cerca di convincere se stesso di avere un piano. Quale piano? Quello di vedere la palla entrare in porta, magari.
Acidamente: Teo Mammucari, reduce da un'intervista a Belve degna di un reality, ha deciso di postare su Instagram le dolci parole di Francesca Fagnani prima del loro scontro. Sì, perché a chi non piacciono le rivelazioni imbarazzanti? Dopo essersi alzato e aver abbandonato lo studio come un adolescente arrabbiato, ha sentito il bisogno di difendere la sua "dolce" interlocutrice. "Non servono insulti", ha sentenziato. Certo, Teo, perché chi non si diverte a veder svanire la dignità in diretta?
Acidamente: Google ha appena annunciato Willow, il microprocessore che ha fatto il calcolo di un millennio in cinque minuti. Sì, esatto: ci vorrà meno tempo per comprendere la meccanica quantistica che per aspettare che Google sfrutti tutto ciò per la medicina. Ricordiamo che cinque anni fa scoprì la “supremazia quantistica”, ma IBM continua a fare battute sul suo pranzetto. I qubit sono fragili, ma dateci un po’ di tempo e forse troveremo Mario prima che l'Universo finisca. O magari no.
Acidamente: Simone si svegliò e si trovò nel bel mezzo di un dibattito sulla Ztl. "Le metropolitane non servono ai centri", pensò. Le fermate sono distanti e gli autobus? Ogni 250 metri, chi ha bisogno della metro? Bologna, con i suoi mezzi notturni e linee che si incrociano, è una meraviglia. Ma chi lo capisce? I piccoli paesi urlano al bisogno d'infrastrutture mentre la gente ama la Ferrari più dei tram. In un circolo vizioso di passione automobilistica e trasporti pubblici dimenticati, l'unico a vincere è il clacson.
Acidamente: In un tweet fin troppo serioso, Elon Musk ha messo in guardia Bill Gates: se Tesla spiccherà il volo, il fondatore di Microsoft potrebbe ritrovarsi con i conti in rosso. Gates, con posizioni short sulle azioni Tesla, rischia una perdita da capogiro. Ma chi ha bisogno di progetti filantropici? Dopo aver elogiato Musk, si scusa per il suo “gioco”, mentre Musk lo accusa d’ipocrisia. Intanto, le azioni Tesla volano grazie a Trump. Riflessioni: chi ha realmente bisogno di un'auto elettrica quando l'energia pubblicitaria è così elettrizzante?
Acidamente: Joe Faratzis, 34 anni, un influencer di Los Angeles, racconta la sua odissea contro il cancro al colon retto su TikTok. A 28 anni si sentiva invincibile e ignorava i sintomi: dal "dolore insignificante" alla "perdita di sangue imbarazzante". Solo dopo aver sfidato l'universo e la logica, ha scoperto di avere un cancro al quarto stadio. La sua scelta? Ignorare il medico per non affrontare un esame "fastidioso". Ma, ehi, chi ha tempo per mettere in pausa la vita per un dito nel retto?