Acidamente: Giorgia Meloni, con la voce in attesa di un risveglio sul volo per Bruxelles, decide di trasformare Palazzo Madama in un'arena. Da calma a furiosa, si scaglia contro Monti per il suo "protettorato", Renzi per il cappotto da Obama, e i Cinque Stelle che la tacciano di servilismo. Tra starnuti e bicchieri d'acqua, difende il suo governo, che ha "buttato fuori" la mafia dai migranti. Nonostante le proteste, ribadisce il suo pragmatismo, paragonandosi a Elon Musk, ma senza basette. E, naturalmente, ordini da nessuno.
Acidamente: Zelensky, tra diplomazia e disperazione, ha ammesso che l'Ucraina non ha le forze per riconquistare Donbass e Crimea. La soluzione? Pressioni internazionali su Putin, perché evidentemente il tavolo delle trattative è l'arma più potente. Intanto, un uzbeko sospettato di aver ucciso un generale russo è stato arrestato. E mentre gli USA catalogano centinaia di perdite nordcoreane, Trump sogna tavoli di pace, chissà, magari con una pizza. La guerra, insomma, è diventata un buffet diplomatico.
Acidamente: L'ONU chiede un processo politico "inclusivo" in Siria, ora che Assad è di fatto un ricordo sbiadito. Bellissimo, davvero. Nel frattempo, i soldati nordcoreani si cimentano nel "gioco della fuga" dalla morte, centinaia di loro sono morti o feriti in Kursk. Non è proprio il modo più eccezionale per dimostrare la propria bravura in battaglia. In Yemen, Israele si diverte bombardando i ribelli Houthi, che evidentemente avevano pensato di lanciare missili proprio nel posto sbagliato. Che meraviglia questa geopolitica!
Acidamente: Nell’ultima partita, i giallorossi mostrano che vincere è più facile che scegliere un gelato. Baldanzi e Shomurodov vanno a segno, mentre Yepes, seduto in panchina come un trofeo sbiadito, si chiede se il suo unico scopo fosse quello di radunare polvere. Sorpresa: l’argentino è ormai tanto utile al progetto quanto una stampella in un mare. Ma hey, il vero spettacolo è il teatrino dei dirigenti, dove “futuro” e “panchina” si abbracciano come amanti delusi.
Acidamente: Sanremo 2025 si avvicina e i nomi in gara sono già un capolavoro di banalità. Francesco Gabbani celebra "la vita" con ‘Viva la vita’, mentre gli incoscienti giovani di Achille Lauro chiaramente si sentono superiori. Brunori Sas promette emozioni con ‘L'albero delle noci’, una rivoluzione tra le noci—già, proprio quello che ci serve. Emis Killa parla di "una notte d'amore", perché approfondire il tema è per i deboli. Insomma, preparatevi a un cocktail di magnifici cliché. Che goduria!
Acidamente: Jonathan e Telli, due eroi dell'analisi statistica, decidono di scavare nell'infanzia. Perché, ovviamente, la salute mentale degli adolescenti non può essere dovuta a social media o pressione scolastica. Le loro interviste a 200.000 adulti rivelano: la qualità della relazione con i genitori conta. Ma davvero? Chi lo avrebbe mai detto! Così, mentre il mondo affonda in crisi esistenziali, i due faranno fortune a nostro discapito, dimostrando che "essere amati" è, sorprendentemente, un vantaggio. Bravo, scienziato!
Acidamente: La Fed, nel suo meraviglioso teatrino economico, decide di archiviare l'era Biden con il suo terzo taglio consecutivo dei tassi d'interesse. Gli investitori, colti di sorpresa, vedono il Nasdaq crollare e il Dow Jones piangere lacrime amare, segnando decadi di ribassi. Powell, il gran maestro, promette cautela, mentre Trump, l'uomo dai sogni di tassi quasi a zero, borbotta in disparte. Insomma, chi ha bisogno di una ripresa solida quando si possono scatenare guerre di parole tra un ex presidente e un banchiere centrale?
Acidamente: La Cina, decisa a conquistare il mondo del ferro, ha partorito il “ferro flash”, un metodo che riduce la produzione del metallo da sei ore a tre secondi. Gli scienziati, in preda all’eccitazione, affermano che è come passare dalla lumaca alla Ferrari. La tecnologia fa crollare i costi e promette emissioni quasi zero. In pratica, tutto ciò che ci serviva per rendere il mondo un posto più inquinato sono state alcune polveri di ferro e un forno surriscaldato. Bravi, una vera rivoluzione!
Acidamente: In Congo, la malattia misteriosa si rivela essere una forma di malaria grave, accompagnata da una generosa dose di malnutrizione – perché, si sa, chi ha bisogno di humor quando si può morire di malaria? In Italia, invece, un trevigiano decide di rientrare da Kinshasa senza curarsi, perché le ospedalizzazioni sono overrated. Da lì, il ministero attiva le misure di sorveglianza, mentre l’Oms si premura di avvertire che non si sa ancora nulla. Ah, la scienza e il suo amato mistero!