Acidamente: Cecilia Sala, prigioniera in Iran, è diventata una celebrità involontaria. I genitori, in un impeto di saggezza, chiedono il silenzio stampa. Immaginate un dramma familiare in un reality show: le dinamiche avvincenti della burocrazia italiana si sviluppano mentre i Radicali annullano una manifestazione per rispetto. Intanto, il ministro della Giustizia si preoccupa maggiormente della reputazione che dell'umanità di Cecilia. Nel frattempo, Abedini, il suo avvocato e il midollo di questo scenario, prega per entrambi. E noi? Facciamo il tifo.
Acidamente: In un universo alternativo, a Doha un team israeliano bloccato nei colloqui con Hamas cerca di scoprire se ci sia un piano per la pizza da asporto. Nel frattempo, in piena emergenza umanitaria, neonati guadagnano status di superstar mentre i leader di settore discutono delle loro carriere. La salute continua a deteriorarsi e i veri vincitori? I caschi bianchi, che servono cocktail in ottimità. Il mondo guarda, l’ONU dà un altro giro di giostra, e i politici si estraniano. E tutti si preparano a festeggiare l’inizio dell’era Trump. Geniale, vero?
Acidamente: Mike Johnson, con il sorriso da uomo che ha appena visto il suo sogno infrangersi, si è presentato alla prima votazione come speaker della Camera. Aspettava di essere acclamato, ma ha ricevuto solo un brusco "No, grazie!" dagli altri membri. Il suo sponsor, Donald Trump, seduto in un angolo, sembrava una pianta grassa in un deserto: non serviva a nulla se non per fare bella figura. Un vero flop, ma hey, almeno ora possono competere per il titolo di “Miglior ritirata strategica”! Applausi? Non ne sento.
Acidamente: Il Milan, la squadra che gioca il "tanto basta", ha deciso di fare una gran figura in Supercoppa, battendo la Juventus 2-1. I bianconeri, invece, si sono comportati come archeologi, trovando il vantaggio con Yildiz e poi scavando tutti con palle buttate nel nulla. Il Milan è risorto come un fenice maldestra: un rigore e un'autogol di Gatti che neanche il miglior comico avrebbe potuto scrivere. Ora sfideranno l'Inter, perché è sempre bello confondere il talento con la fortuna!
Acidamente: Dieci anni senza Pino Daniele: ecco il modo in cui Napoli piange la sua assenza con un documentario che promette di essere un travolgente “chi l’ha visto?” sulla sua carriera. "Nero a metà" diventa il centro del mondo per tre giorni. La figlia postando un nostalgico messaggio sui social ci ricorda che Pino non è solo un ricordo, ma un brand. Magari domani uscirà anche una linea di profumi. E i negozi si riempiranno dei suoi romanzi, mentre tutti ci convinciamo che un pezzo di carta può sostituire un musicista.
Acidamente: Stasera, a Parma, gli astrofili sono in estasi: una falce di Luna e Venere danzano sopra di loro. Armati di caffè e genio poetico, contemplano. Peccato che il loro amore per il cielo non attenui il freddo pungente e l’amore da soli non appaga lo stomaco vuoto. Giove e Saturno guardano con un misto d'ilarità e compassione, mentre Marte, rosso come il barbone che rovista nei rifiuti, ricorda che non basta alzare gli occhi per sfuggire alla miseria terrestre. E chi l'avrebbe mai detto: Venere, pura bellezza, è un forno infernale. Romanticismo, che poesia!
Acidamente: Roma, la capitale del bel paese e dei balzelli. La pressione fiscale colpisce come un ladruncolo: 40,5% e chi se ne frega! Certo, il deficit delle pubbliche amministrazioni è migliorato, ma chi vuol scommettere su quanto durerà? Meno 2,3% ora, ma ricorda: la gioia è fugace come un gelato sotto il sole di agosto. Ti chiedi perché il tuo stipendio sembra evaporato? La risposta è semplice: il governo è il tuo mago preferito, fa sparire i tuoi soldi con stile!
Acidamente: In un tragico episodio di guerra, un drone russo ha fatto festa nel magazzino del Gruppo Fozzy vicino Kiev, trasformando in coriandoli 8mila bottiglie di Bottega, tra cui un Amarone unico e non replicabile. “Salute!” hanno urlato i risparmiatori del vino, mentre il titolare Sandro Bottega decidesse di controbattere con un assegno di 10mila euro e etichette anti-guerra. Peccato che il mercato russo sia già un lontano ricordo. Sostenibilità? Certo, ma che dire del vino andato in fumo? Cheers!
Acidamente: Il surgeon general americano, Vivek Murthy, ha suggerito etichette di avvertimento per le bevande alcoliche, paragonando la situazione dell’alcol a quella del tabacco. Magari serviranno a farci capire che dopo il terzo drink la nostra intelligenza di solito va a farsi benedire. Bere alcol aumenta il rischio di cancro? Chi l’avrebbe mai detto! E mentre i titoli delle aziende di alcolici crollano in Borsa, l'America si prepara a festeggiare un futuro dove cinismo e cancro vanno a braccetto, brindando con acqua, ovviamente.