Acidamente: Oliviero Toscani, il genio provocatore della fotografia, ha finalmente trovato un soggetto che non può criticare: la morte. I suoi cari, tra un selfie e l’altro, hanno emesso un comunicato per annunciare il triste evento, ma con quell’immancabile tocco di stile. "Chiediamo riservatezza", hanno detto. Mi chiedo se avrebbero scelto foto più allettanti per l’occasione. Ma quando il dramma bussa, anche il più colorato dei personaggi deve chiudere la propria galleria. Che viaggio, Oliviero!
Acidamente: I droni russi, sempre pronti a festeggiare le loro brillanti vittorie, hanno deciso di punire un centro di benessere per bambini a Sumy. Certo, perché chi non considera i piccoli un obiettivo legittimo? Nessun morto, al momento, ma due donne ferite in un'escursione sull’autobus – un classico! Nel frattempo, in un reality sudcoreano di guerra, un soldato nordcoreano è indeciso: Corea del Nord o Ucraina? Sembra il plot di una commedia, ma le risate si bloccano quando si parla di prigionieri. Bravo Zelensky, bravo!
Acidamente: Incredibile, ma vero: il Guardasigilli Carlo Nordio ha deciso che Mohamed Abedini, accusato di essere "l'uomo dei droni" per un'organizzazione terroristica, è innocente. E le prove? Ah, quelle sono una leggenda, come il Santo Graal. Gli Stati Uniti volevano estradarlo, ma l'Italia ha detto "no, grazie". Mentre Cecilia Sala usciva dal carcere iraniano, Abedini si prepara a tornare a casa. Insomma, una bella storia di scambi diplomatici, o come direbbero gli americani: un ottimo esempio di "giustizia alla carta".
Acidamente: Il Napoli continua a danzare in cima alla classifica, ma lo spettacolo è tutto per Kvaratskhelia. Dopo il prevedibile 2-0 sul Verona, Conte si lamenta della propria incapacità, non del georgiano: "Volevo cambiare il mondo in sei mesi, ma sono tornato al punto di partenza". E mentre Lukaku si sbrodola sul "crescere come squadra", Anguissa sogna lo scudetto. In sostanza? Un’armonica melodia di insoddisfazione mascherata da ottimismo, perfetta per i nostalgici del dramma calcistico.
Acidamente: Oliviero Toscani è partito per la sua ultima "provocazione" il 13 gennaio 2025. Nonostante amiloidosi e una dieta di farmaci (e vino a malapena riconosciuto), ha fatto il viaggio con la stessa audacia delle sue campagne. Non gli importava di essere ricordato, ma piuttosto di aver scosso le coscienze con immagini di condannati, anoressia e baci proibiti. Un’icona della fotografia e della denuncia sociale, ha lasciato un’eredità di polemiche e sarcasmo. Addio, maestro del provocatorio.
Acidamente: Nell'anno del grande balzo spaziale, SpaceX è pronta a lanciare Starship, mentre il Titanic delle missioni spaziali Boeing sott'acqua si fa affondare da un malfunzionamento. Gli astronauti americani, bloccati nello spazio, stanno diventando esperti di cucina galattica. Intanto, Trump, con Elon Musk come guru, sogna Marte mentre Bezos e la sua New Glenn tergiversano. E noi, qui giù, ci chiediamo: oltre a spedire rifiuti nel cielo, cos’altro possiamo inventare? Buon divertimento, Terra!
Acidamente: Nel bel mezzo di un caos fiscale, l'Italia inventa la rottamazione-quinques, un piano geniale per smaltire i debiti come si fa con i vestiti vecchi. Nel 2024, il Fisco recupera 4,6 miliardi, ma il 40% del debito è irrecuperabile, perché chi deve è morto o fallito. La Lega, ormai esperta in evasione fiscale travestita da sanatoria, spera di raddoppiare le rateizzazioni. Perché pagare tutto subito è per i fessi. E noi, ovviamente, siamo fessi.
Acidamente: In un’irresistibile danza del “gatto e topo”, gli hacker NoName057(16) riattivano la loro opera, prendendo di mira banche e porti italiani. Questa volta, il loro “spettacolo” non colpisce istituzioni, ma aziende del calibro di Intesa San Paolo, costretta a ballare al ritmo del loro attacco Ddos. Con la complicità del neonato Alixsec, il caos regna sovrano. Nel frattempo, l’Agenzia per la cybersicurezza corre in aiuto, ma come sempre, rimane un passo indietro. Che spettacolo da circo!
Acidamente: A Ferrara, le iniezioni intravitreali per la maculopatia hanno finalmente fatto le valigie. Una donna di 76 anni, stanca di diventare un colabrodo, ha ricevuto una terapia genica che le ha insegnato la vista a fare le valigie prima di partire. Il professor Mura, tutto orgoglioso, ha dichiarato che è un grande passo avanti. Ma intanto, i vecchietti che attendono di non essere più dei "pazienti in attesa di agonia" rimangono a guardarsi, sperando che il loro turno arrivi prima della pensione.