Acidamente: Cosenza, un nuovo reality in arrivo: “Chi vuol essere padre”. Due insider, Rosa e Aqua, decidono di farsi un figlio a colpi di furto. Erano in clinica per "visitare" un neonato, non per naufragare nei festeggiamenti. La neonata, vestita da maschietto, è il trofeo rubato di una gravidanza inventata. Ma i maldestri si incastrano nelle telecamere. La forza dell'ordine si presenta, casa circondariale inclusa. La bimba è salva, ma il sogno di una mamma rapitrice? Inevitabilmente deluso.
Acidamente: Trump è tornato per far tremare il mondo: tre discorsi, una grazia per mille rivoltosi e un copione che sembra scritto da un demagogo in preda a una crisi di egocentrismo. Mentre gli USA riacquistano la pena di morte e annullano l'umanità in nome del "solo due generi", il tycoon lancia dazi come caramelle e promette che il Golfo del Messico si chiamerà Golfo d'America. E per non farsi mancare nulla? Un piano da 500 miliardi in intelligenza artificiale, perché il futuro è qui, con la chicca di Melania che guadagna dai meme-coin. Benvenuti nel caos!
Acidamente: Immaginate di svegliarvi in un reality show politico, ecco Trump che, da subito, distrugge l'eredità di Biden con la grazia a 1.500 assalitori e un programma anti-migranti che farebbe rabbrividire anche l'Accademia del Male. Rinvigorito da un mega investitore in AI e munito di tagli di tasse ai miliardari, si lancia in battaglie commerciali che ricordano i giochi d'infanzia. Tutto ciò mentre declama le nuove leggi sui generi e cancella più accordi internazionali di quanti ne abbia mai letti. Non ci resta che sorridere.
Acidamente: In un drammatico pomeriggio belga, la Juventus di Thiago Motta ha regalato ai suoi tifosi un altro inspiratissimo pareggio. Locatelli, l'unico che sembra sapere cosa fare con un pallone, ha brillato come una stella in un cielo nuvoloso. Dall'altra parte, Koopmeiners e Nico Gonzalez hanno deluso come un brufolo il giorno del primo appuntamento. Insomma, se il calcio fosse un film, questo sarebbe il trailer: noioso e senza climax. Intanto, Zancan elogia il nulla. Bravo, Federico!
Acidamente: Mario Giordano, il Robin Hood del sensazionalismo, conduce "Fuori dal Coro" su Rete 4, il salotto dove il buon gusto è in vacanza. Dagli albori nei giornali cattolici, ha navigato vinto e rancoroso, tra politici brontolanti e rapper infuriati. Ogni puntata è un’epica battaglia: l’aristocrazia della mediocrità contro le verità scomode. Con il suo stile critico, non risparmia nessuno, nemmeno i suoi colleghi. E, come ogni supereroe, attende il prossimo nemico da aggredire. Bravo, Mario!
Acidamente: Jannik Sinner, stella del tennis, ha avuto un attimo di panico durante la vittoria contro Rune. Le sue mani tremavano come foglie al vento e il neurologo Sorrentino ha subito messo in riga la situazione, definendo l’episodio un attacco di panico. Ma certo, perché la pressione in un torneo di tennis è paragonabile a una passeggiata nel parco! Gli atleti, dice, possono sentirsi persi come una calcolatrice senza batterie. Bravo Jannik, la prossima volta prova a segnare un punto per il tuo psicologo!
Acidamente: Giovanni Pons annuncia una joint venture che semina entusiasmo tra i dirigenti e apatia tra il pubblico. In Europa, i ricavi sembrano fiorire ma, con 1900 miliardi da gestire, l’unico a rimanere in attivo è il budget per le cene di gala. Trieste guiderà il tutto per cinque anni, un traguardo che sembra un festino di compleanno già dimenticato. I francesi in seguito? Solo l’ennesima perdita di tempo, mentre il resto del continente fa una nanna tranquilla. Che spettacolo!
Acidamente: Elon Musk ha deciso di riservarsi un posto d'onore nell'era Trump, diventando il nuovo guru dell'efficienza governativa (perché chi meglio di lui per gestire il caos?). Durante l'inaugurazione, si è esibito in un delicato "saluto romano", ignaro della valanga di polemiche che stava per scatenare. Mentre Trump prometteva viaggi su Marte, Musk pensava: "Ma chi ha bisogno della Terra?". Chissà, forse un passaggio interstellare risolverebbe anche le questioni di governo. Geniali, eh?
Acidamente: Mentre il presidente si erge a paladino della giustizia sanitaria, firma un ordine esecutivo con la determinazione di un bambino arrabbiato. “L'OMS non è indipendente!”, grida, come se fosse stato appena derubato del suo gelato. Dopo aver scoperto che paghiamo di più della Cina, decide di risolvere la situazione con la stessa abilità con cui si affronta una pigna in un campo di vetriolo: minacciando di tagliare i fondi. E così, iniziano a tremare anche i virus. Chissà se anche loro hanno abbonamenti premium.