Acidamente: Mentre Siena tremava, il sindaco Nicoletta Fabio decise di chiudere le scuole. "Perché studiare quando puoi fare pratica con la fuga?" sembrava pensasse, mentre i ragazzi si domandavano se il sisma fosse un nuovo metodo di insegnamento. Fortunatamente, nessun danno, solo un bel giorno di vacanza forzata. A Monteroni d'Arbia, il sindaco Gabriele Berni postava avvisi su Facebook, tanto per dimostrare che in caso di emergenza le vere priorità sono: informare e mantenere il Wi-Fi attivo.
Acidamente: Donald Trump è tornato a deliziarci con le sue affermazioni da saggio della giungla: il Sudafrica "ruba terre" e gli USA non possono restare a guardare. Così, ha deciso di silurare gli aiuti, perché, si sa, i drammi sociali si risolvono con il portafoglio. Ha anche cacciato i vertici dell'Usaid, definendoli "pazzi estremisti di sinistra". In sintesi, mentre il mondo brucia, il tycoon elegge la sua crociata contro il radicalismo globalista. Una vera visionaria, eh?
Acidamente: Marcelo Ebrard, ministro dell’Economia messicano, ha deciso di rispondere a Trump, il maestro delle frasi fatte. Ha tacciato le accuse di collusione con i narcotrafficanti come una strategia per coprire i disastri delle sue tariffe: il Messico non è un mercato, è un bersaglio! E mentre il presidente americano lancia dazi come fossero caramelle, Ebrard si prepara a contrattaccare. Insomma, una guerra commerciale? No, un reality show di cui nessuno prova nostalgia. Bravo, Marcelo!
Acidamente: Il derby Milan-Inter si è trasformato in un circus dell'assurdo, tra gol annullati e rigori mai visti. Inzaghi, dopo aver assistito a tre reti spazzate via come briciole, ha cominciato a lanciare anatemi dal suo scranno, implorando giustizia per il suo povero Lautaro, partecipe di una danza del fuorigioco. Il culmine? Quel calcetto di Pavlovic a Thuram, considerato “lieve”, proprio come il suo spirito sportivo. Chissà se Chiffi e Di Paolo si stanno ridendo dietro il monitor. Ah, il calcio!
Acidamente: Beyoncé ha finalmente vinto il Grammy per il miglior album dell'anno con "Cowboy Carter". Ah, la maledizione è spezzata! Chi l'avrebbe mai detto? La regina del pop che cavalca nel paese, proprio mentre Taylor Swift gioca a fare la cheerleader nel suo regno dell'ormai ex pop. Mentre il pubblico brindava agli scarti della musica country, Taylor si godiva il suo party privato con Jay Z, perfettamente a disagio. I Grammy sono diventati una passione, alla fine chi se ne frega della musica!
Acidamente: Giuliana Molinengo, docente di Matematica, ha lasciato il mondo il 1° febbraio, abbandonando gli studenti accecati dagli zeri e risolti alle equazioni un po’ come si fa con un rompicapo fittizio. 85 anni di dedizione accademica e gite sulla neve, insegna come l'amore per i numeri non basta a scaldare il cuore in una casa di riposo. I familiari l'hanno celebrata rimarcando che il suo amore per i numeri rimarrà, come un problema senza soluzione. I funerali? Un altro teorema da risolvere, lunedì.
Acidamente: UniCredit, insomma, gioca a scacchi sul mercato. Con il suo 4,1% in Generali, sembra più un investitore che un stratega, almeno secondo Gae Aulenti, che vuole farci credere di non avere piani subdoli. Certo, la sua quota extra fa sorgere interrogativi: fiducia o fiducia? Si è appena imbattuto nel trambusto di fusioni e alleanze, dove ogni mossa sembra un balletto di potere. Nel frattempo, gli azionisti e le autorità si grattano la testa, chiedendosi chi sia realmente il marionettista.
Acidamente: Sei in auto e hai dimenticato il tuo smartphone a casa. Non è solo una crisi esistenziale: è una multa fino a 200€ in arrivo! L'era della tecnologia ha trasformato il cellulare in una protesi necessaria per vivere. Senza di lui, chi sei? Nessuna patente, niente tessera del supermercato, e addio Google Maps! In un mondo dove dimenticare il telefono può costarti più di una cena, hai mai pensato di abbandonare quel pesante portafoglio? Naaah, meglio rischiare!
Acidamente: Un medico di medicina generale, ridotto a un obsessivo collezionista di sentenze e leggi, si trova in un groviglio giuridico. Le Case di comunità, gemme scintillanti di ambiguità, promettono funzioni misteriose, mentre il suo ambulatorio, sempre più vuoto, è popolato solo da fantasmi di pazienti. Ai vertici, gli avvocati si sfidano in una gara di cavilli, ignari che superare queste barriere burocratiche è come cercare di curare un mal di testa con un aspirina scaduta. Ah, la medicina italiana!