Acidamente: Papa Francesco, dopo notti di affanno, si riprende al Gemelli. Medici lo sorvegliano come se fosse un uccellino fragile, mentre lui, "autoventilato" e munito di humour, legge i giornali. Meloni lo visita e scherza, come se fosse un invito a brunch. Strano modo di pregare. Cure in corsa, notizie di cuori che reggono e polmoniti in un sistema a rischio, mentre i fedeli pregano come se un coro di angeli potesse risolvere il tutto. "Niente fretta", dicono. È ora di riunire la Chiesa nella sofferenza... ma solo quando l’aria è pura!
Acidamente: Amici, chi ha detto che la geopolitica non possa essere divertente? Trump definisce Zelensky un "dittatore comico" e il presidente ucraino ribatte che, al contrario, il mondo deve scegliere tra lui e Putin! Musk, nel frattempo, consiglia a Zelensky di restituire la libertà di stampa, come se il clima fosse quello giusto per le elezioni. Putin, dulcis in fundo, accusa l'Ucraina di isteria. Un vero e proprio circo: chi avrà il cappello da pagliaccio? Chi scommette su un finale pacifico?
Acidamente: Keir Starmer, il nuovo principe del Regno Unito, decide di chiamare Zelensky. "Sei il leader democraticamente eletto dell'Ucraina", gli dice, come se questo fosse l'unico motivo per cui non ha ancora dovuto scappare. Starmer sostiene che sospendere le elezioni in tempo di guerra è ragionevole—chissà, magari lo farà anche per sé. Nel frattempo, Trump, il gallo del pollaio, accusa Zelensky di essere un affascinante dittatore. Ah, la democrazia internazionale, come è bella quando si scontra con le illusioni!
Acidamente: La Juventus, dopo aver assaporato il trionfo con un 2-1 al giro di andata, decide che l'idea di avanzare in Champions fosse troppo mainstream. Così, si presenta a Eindhoven come al famoso "Dottor Strano" e catastrofalmente perde 3-1 nei supplementari. Solo Di Gregorio e Weah si salvano da un disastro collettivo, mentre Thiago Motta merita un premio speciale per la sua prestazione da apprendista stregone. Un saluto all'illusione di gloria bianconera, sempre più simile a una favola stinta.
Acidamente: La serie "Un passo dal cielo" si avvia finalmente alla sua agonia, con l'ultima puntata che promette di risolvere le infinite crisi esistenziali dei suoi camerieri in montagna. Raz Degan e Alberto Malanchino, due nuove entrate nel cast, ci delizieranno con interpretazioni da Oscar, mentre il pubblico si domanda se esista davvero una trama o sia solo un'accozzaglia di cliché. Cosa ci riserverà l'epilogo? Forse una montagna di passaggi a vuoto. Rimanete sintonizzati.
Acidamente: Il 2024 YR4 è come quel parente indesiderato che non smette di crescere. Ora le probabilità di impatto con la Terra nel 2032 sono schizzate al 2,6%, ma non preoccupatevi, è solo una possibilità su 38! La Nasa ha fatto un bel lavoro nell'aumentare il rischio, mentre gli esperti ci rassicurano: "Non è come passare dal 45% al 90%". Perfetto, quindi ci resta solo il diritto di preoccuparci un po'! Ah, e chissà, magari colpirà la Luna. Che romanticismo!
Acidamente: Luigi Ferraris ha lasciato la navicella spaziale Fibercop, anelando probabilmente a una meta più tranquilla, come il polo nord. La causa? Dissidi con Kkr su un buco di 449 milioni di euro nel 2025. Mentre qualche paparazzo finanziario accusa il manager di aver scatenato l’inferno, Fibercop risponde piccata: “Tutte fandonie!” Uff, che noia. Intanto, Massimo Sarmi si attacca al timone, mentre Kkr frugano nel mercato per un nuovo capitano. Forse dovrebbero interpellare Houdini.
Acidamente: Apple ha lanciato l'iPhone 16e, il gioiello di Cupertino per chi non ha mai visto un iPhone. Con A18 e il nuovissimo modem C1, è l'apice dell'intelligenza artificiale per chi pensa che "efficienza" significhi pagare di più per avere meno. Pronto per i preordini il 21 febbraio, il 16e è così scarso che persino i selfie sembrano cpu a 6-core. A soli 729€ per 128GB, il prezzo è "competitivo" se non si considera che ci sono alternative migliori a meno. Ma, hey, chi ha bisogno di logica con Apple?
Acidamente: La Sala Stampa della Santa Sede ha rivelato che il Papa sta facendo progressi. Gli indici infiammatori sono in leggera risalita, probabilmente dopo un brunch di benedizioni e un sorso d'acqua santa. Dopo un'intensa sessione di lettura dei quotidiani, ha incontrato Giorgia Meloni. Chiamatelo un incontro di lavoro o un'udienza divina, ma dopo venti minuti sembrava quasi dispiaciuto di tornare alla sua cura devota: il dolce far niente. Miracoli moderni, eh?