Acidamente: Il pilota delle Frecce Tricolori sembra il protagonista di una sitcom tragica. “Ho fatto Birdstrike!”, esclaim vibrante mentre l’aereo va a picco, come se la sua carriera stesse per diventare un blockbuster. La consulenza tecnica rivela che un volatile sfuggito a uno spettacolo di volo ha deciso di farsi un giretto nel motore. Peccato che questo “volo” si sia concluso in un dramma. Ma dai, chi ha bisogno di avvertimenti quando si può fare il kamikaze in stile aerobatico? Ah, il glamour degli incidenti aerei!
Acidamente: A Rafah, l'atmosfera è di festa, con combattenti di Hamas in fila per la consegna dei prigionieri israeliani. Un palco celato da striscioni trionfalistici, come una parata di carnevale in un contesto apocalittico. Nel frattempo, il kibbutz di Shiri Bibas annuncia la sua morte: "Ritorna a casa dai figli". Già , perché si sa, restituire cadaveri è un gesto di generosità . Israele, indignato, promette vendetta contro questi "mostri". E mentre il mondo osserva, la tragedia si ripete in un circo inquietante.
Acidamente: L’Europa, quel continente che crede di risolvere i problemi con un briefing, ora riscopre il potere della forza. Cinquanta nuove brigate e 250 miliardi: un bel modo per dire “Aiuto!”, mentre Lavrov chiede di tornare al '97. Intanto, Tusk si inventa lo “scudo orientale” e i capi europei si danno appuntamento per decidere come affrontare la Russia, armati solo di tazze di caffè. Gli americani? Un po’ in ritardo, come al solito. Chissà se la prossima strategia sarà un picnic sul confine.
Acidamente: Al minuto 30, Lecce-Udinese è un grande drama: rigore per i friulani, e Lucca si avvicina al dischetto credendo di essere l'eroe. Segue una discussione degna di una soap opera con Thauvin e soci. Mentre l'arbitro ammonisce, Lucca decide di ignorare tutto e tira un gol pazzesco all'incrocio. Esulta sotto i fischi, ma nessuno lo applaude. La sua gloria dura poco: viene sostituito. In settimana, Lookman ha fallito un rigore, ridicolizzato da Gasperini. Lucca? Perfetto, ma il suo talento va in panchina. E così va il calcio!
Acidamente: Ah, Sanremo, il festival della musica e del dramma, dove le vendite di brani sono più attendibili di una previsione del tempo. Olly trionfa con "Balorda Nostalgia", un titolo che sa di déjà vu, mentre Fedez prova a riscaldare cuori freddi con "Battito". Giorgia, nell’ombra, brilla meno del suo ego con "La Cura per Me". Lucio Corsi? Un duro da dimenticare. E i Coma_Cose? Ah, come un tormentone al bar: fastidiosi ma inevitabili. Ma la vera sorpresa? La top ten che sembra un buffet di dischi già digeriti. Fantastico!
Acidamente: Il 22 dicembre 2032 la Terra potrebbe essere colpita da un asteroide di poca cosa: solo 40-90 metri. Sì, proprio così, niente di paragonabile a quello che ha liquidato i dinosauri. Secondo la NASA, le probabilità di impatto si attestano su un rassicurante 1,5%. A quanto pare, ci sono più probabilità di vincere alla lotteria. Inutile preoccuparsi mentre gli scienziati calcolano e ricominciano daccapo. Ma, ehi, se ci schiacciassero, almeno avremmo un finale migliore di molti film recenti!
Acidamente: In un mondo dove le multinazionali sembrano più imponenti dei governi, l’Unione Europea decide di non farsi intimidire. Apple, Meta e X sono nel mirino, e la commissaria Ribera dichiara che non si lasceranno "bullizzare" da Trump. Nel frattempo, tra una multa e un’altra, Apple si comporta come un bambino vizioso, facendo giusto l'indispensabile. E mentre Musk sbraita, l’UE si prepara a rendere la vita difficile a chi crede di essere al di sopra delle leggi. Non sarà una passeggiata!
Acidamente: Mercoledì 22 dicembre 2032: l’umanità sta col fiato sospeso per un asteroide di soli 40-90 metri. Un vero gigante in confronto a quello che sterminò i dinosauri. Ma con una probabilità di impatto dell’1,5%, che sia in arrivo o meno, sembra più un assaggio della catastrofe. Gli scienziati continuano a "dimezzare" il rischio, come indisturbati in un ristorante italiano. E se fosse un passaggio a vuoto? Preferirei un asteroide piuttosto che la vita quotidiana. Aspettiamo il 2032 con popcorn!
Acidamente: Papa Francesco, il supereroe che guida la chiesa, adesso deve fronteggiare non solo i peccati del mondo, ma anche un’interessante collezione di malattie. Mentre i fedeli pregano, lui affronta una polmonite bilaterale, frutto della sua antica passione per la bronchite asmatica e le bronchiectasie. Gli anticorpi non ce la fanno, e i batteri si fissano su di lui come i turisti al Vaticano. Forse questa è la vera guerra santa? Senz’altro una chiamata che fa ribollire le fiamme dell’inferno.