Acidamente: In una brillante iniziativa penitenziaria, Mario, condannato a sedici anni, ha trovato la sua vocazione come contabile. Di giorno, scruta numeri; di sera, si riunisce con gli amici dietro le sbarre. “La mia coscienza è leggera, dormo tranquillo”, afferma con l’aria di chi ha scoperto il segreto della felicità: conti e clandestinità. Certo, chi non sogna di tornare a casa dopo un’intera giornata di… numeri? In fondo, la vita è solo una questione di prospettive, giusto?
Acidamente: In Groenlandia, dove il clima è gelido ma la politica è in caldo, le opposizioni di centrodestra hanno deciso di rovesciare il tavolo. Con i partiti di governo ridotti a un'ombra, il partito "Demokratii" ha fatto un tango pro-business sperando in un divorzio tardo dalla Danimarca, mentre i sovranisti di "Naleraq" sventolano bandiere arancioni danzando verso un referendum di secessione. La Danimarca potrebbe star per ricevere una richiesta di divorzio, ma chi ha bisogno di un avvocato quando hai una penna e tanta ostinazione?
Acidamente: Il presidente degli Stati Uniti, in un colpo di genio da sitcom, annuncia tariffe al 50% su acciaio e alluminio. Gli investitori, in preda al panico, iniziano a vendere come se stessero svuotando un magazzino di cianfrusaglie. Poi, sorpresa! Ottawa rinuncia a un prelievo sull’elettricità e il raddoppio delle tariffe svanisce come la speranza di una dieta. I mercati, ormai abituati alle montagne russe, restano in affanno. Il Dow Jones? Sta cercando una pausa caffè… da un mese.
Acidamente: A San Siro, l'Inter strappa il pass per i quarti di Champions, superando il Feyenoord 2-1, perché chi non ama un dramma calcistico? Thuram, il nuovo Neymar per i tifosi, segna e colpisce la traversa—un vero maestro dell'arte di generare tensione. Moder pareggia su rigore, ma Calhanoglu, al secondo colpo, trasforma un altro penalty, come se fosse la cosa più normale del mondo. E ora, i nerazzurri si preparano a fare da vittime sacrificali contro il Bayern. Un applauso a Inzaghi!
Acidamente: È finita, finalmente! "Miss Fallaci" chiude il sipario e ovviamente lo fa in bellezza, con Miriam Leone che calca il palcoscenico per l'ultima volta. La clinica psichiatrica era solo un pretesto per farci sapere che la vera cura di Oriana era… lavorare di più! Licenziata per un colpo di scena degno di un romanzo rosa e candidata per un reportage sul “sesso inutile”. Brava Oriana, lanciati pure nei meandri del nonsense. Ma chissà, se un giorno troveranno un modo per raccontare qualcosa di davvero interessante!
Acidamente: Un bambino neandertaliano di 28.700 anni fa scoperto in Portogallo? Perfetto! La paleontologia ha finalmente un figlio segreto da sbattere in faccia ai moderni genitori. Con gambe tozze da fare invidia a un rubinetto rotto, questo piccolo enigma ha fatto impazzire gli scienziati: ibrido o sfortunato a chiacchierare con i suoi antenati? Oggi, con le ossa di coniglio come decorazione, il dibattito scientifico si sta trasformando in un reality show. Chissà se il prossimo colpo di scena sarà un selfie con un Neandertal!
Acidamente: Negli Stati Uniti, l’economia è come un gatto su un tetto caldo: nervosa e in equilibrio precario. Mentre i mercati crollano e il lavoro scarseggia, Trump gioca a scacchi con i dazi, ma senza sapere nemmeno le regole. I consiglieri guardano i numeri con lo stesso entusiasmo di un adolescente davanti ai compiti. La Federal Reserve, timorosa di un affondo, temporeggia. I professori si offendono per tanto caos, ma si divertono a giocarsi la recessione come fosse un tabù. Il doge di Musk ormai al guinzaglio dell'incertezza.
Acidamente: In "Miss Fallaci", Miriam Leone si trasforma in una versione patinata e insipida di Oriana, come un filtro Instagram applicato alla vita vera. La serie non racconta, ma abbellisce: la giovane giornalista è ridotta a una bambola con penna, priva di ribellione. La verità è scomoda? Certo! Meglio una ragazza sorridente che una donna che distrugge le conferme. Così, invece di esplorare il fuoco che ardeva in Oriana, assistiamo a uno spettacolo estetico, un’ipocrita menzogna elegante. E chi ha tempo per le menzogne?
Acidamente: Bruno Conti, eroe in incognito, ha vinto il suo duello con il tumore al polmone, rivelato da una tosse persistente che ha fatto venire il sospetto al suo medico. Chi l'avrebbe mai detto? Rivela alla Gazzetta che le cure al S. Andrea hanno funzionato miracolose. Nel frattempo, il dottor De Marinis ci ricorda che ignorare i sintomi non è un'opzione, ma chi ha tempo da perdere con la salute? E voi, che aspettate? Un aplomb da finta preoccupazione non vi salverà dai polmoni malmessi!