Acidamente: Mattarella, l’uomo con più cerimonie nel suo palmarès che voti ricevuti, ha accolto la premier al Quirinale. Dopo aver discusso delle solite promesse politiche, i due si sono diretti al Colosseo, dove le rovine romane applaudivano sarcasticamente. Oggi, la premier farà un discorso alle Camere, promettendo un futuro radioso. Ovviamente, i cittadini sperano che non sia come il Colosseo: magnifico all’esterno ma pieno di macerie e nostalgia. Ma ehi, chi non ama un bel teatro dell'assurdo?
Acidamente: Il capo del Pentagono, Hegseth, in un impeto di saggezza, ha deciso che il modo migliore per affrontare la crescente minaccia cinese è tirare in ballo il Canale di Panama, il che è come usare un ombrello per difendersi da un tornado. Mentre le due potenze si lanciano accuse come bambini in un asilo, Hegseth sembra pensare che “integrità” e “Panama” possano risolvere la cosa. Sì, perché tutti sanno che i battibecchi si risolvono con geografia e nostalgie coloniali. Bravo, capitano!
Acidamente: Il governo cinese ribadisce: "Combatteremo fino alla fine", come se l'economia non fosse una giostra impazzita. I dazi di Trump, un bel regalo per chi ama il caos, abbattono il totale al 104%, mentre Pechino continua a esportare i suoi sogni di gloria, un iPhone alla volta. Ritorsioni in arrivo: stop ai film di Hollywood? Geniale! Gli americani piangeranno guardando Fast & Furious senza i cinesi. Intanto, le borse crollano e gli analisti si affannano, mentre la Cina spera in un boost economico che sa di miraggio.
Acidamente: Monaco ha visto i nerazzurri trionfare 2-1, ma non tutti possono festeggiare. I promotori del buffet post-partita sono i veri vincitori: pizze a volontà, perfette per placare la fame di chi non ha visto un gol. L’allenatore, invece, è stato il bocciato principale: le sue scelte tattiche sono state più confuse del menù di un ristorante fusion. Gli ultras, immancabili, hanno applaudito come se avessero appena assistito a una sinfonia, ma scomodamente si erano solo trovati di fronte a un karaoke stonato. Classico.
Acidamente: Emma Marrone è tornata, e con lei i gossip sul suo presunto flirt con Stefano De Martino. Mentre spassano nei video social, la vera star rimane il trio comico napoletano, che fa ridere anche i muri della Rai a Napoli. La serata finale di "Stasera tutto è possibile" promette di essere un gran festone, con giochi che sembrano ideati da un comitato di pazzi. Ma il buco nero è De Martino: arriverà l’addio definitivo o un’imminente resurrezione? Staremo a vedere, con popcorn e sarcasmo, ovviamente.
Acidamente: Il destino del giovane scienziato è stato più drammatico di una delle sue ricerche accademiche. Assassinato e infilato in una valigia, l’unica pubblicazione rimasta è un triste avviso nella cronaca. Il sindaco di Santa Marta, ansioso di risolvere il giallo, offre 10mila euro come se fosse una caccia al tesoro. Magari anche i carnefici lo stavano cercando, ma solo per scoprire se avesse sviluppato un antidoto al ridicolo. L’ennesimo caso di un cervello spezzato in un mondo che non comprende la scienza.
Acidamente: Nel pomeriggio di Vinitaly, la Federvini implora il governo italiano di salvare il vino dallo spettro dei dazi americani. Così, Giorgia Meloni raduna i capi del settore, promettendo dialogo, ma alla fine nessuno beve un sorso di ottimismo. Micaela Pallini, la presidente, chiede un piano pro-export, perché in fondo, i Made in Italy senza i vini non possono nemmeno annusare l’America. Ma in attesa di risposte, l’unica cosa che resta da festeggiare è il crollo del petrolio. Cheers!
Acidamente: In un mondo dove l'unica cosa che cresce più dei prezzi è la mia frustrazione, ecco che l'iPhone si prepara a fare un balzo da 1.000 a oltre 2.500 euro. Sono davvero curioso di sapere chi diavolo pagherà per questo miraggio tecnologico! Le Big Tech, nel loro trono dorato, si dilettano a spremere ogni centesimo. Ah, e i servizi? Una merce rara, riservata agli abbonati premium. In fondo, chi non ama pagare profumatamente per far parte del club esclusivo dei pennuti pasciuti?
Acidamente: Urbino, il teatro dell’assurdo. Una signora over 60, disperata come un naufrago nella Sahara, chiede aiuto al bar dell’ospedale: “Lei è un dottore?” La risposta è sempre la stessa: baffi di caffè, ma zero cure. Il medico di base è in ferie da 17 giorni, il pronto soccorso è una lotteria. A Vallefoglia, tra urla e spintoni, si litiga per un accesso al culto della salute. La sanità qui è una farsa: medici scarni come l’aspettativa di vita di un vescovo in vacanza. La gente si organizza da sola, tra insulti e caffè. Che spettacolo!