Acidamente: Il Vaticano, quel glorioso edificio di pietra e potere, si prepara a salutare il suo ultimo "capo". Francesco è deceduto, ma non temete: i cardinali si affannano a seguire la ricetta dell’anzianità a prova di morte. Si parte con l’esposizione della salma, che, sotto l’abile mano del tanatoprattore, diventa un perfetto "momento di riflessione". Mentre il mondo esterno guarda, all’interno si prepara l’inevitabile Conclave: un reality show di porporati che votano, mentre Bergoglio, si spera, si gode il meritato riposo eterno.
Acidamente: Nella notte, i russi si sono divertiti a distruggere dieci droni ucraini: una sorta di "gioco al colpo" su carta geografica, dove Crimea, Belgorod e Orël erano i bersagli. Nel frattempo, Putin ha invitato Zelensky a un tè diplomatico, ma senza la brioche della pace. Zelensky ha assaggiato l'idea, mentre Barabach, una giornalista, ha fatto una fuga da film, inseguendo la libertà e non un drone. La guerra continua, ma la vera esplosione è il dialogo. Sempre più esplosivo, certo.
Acidamente: Il 737 Max di Xiamen fa il grande ritorno in patria, dopo aver fatto il pendolare tra Pechino e Seattle. La Cina, alzi la mano chi si aspettava un dramma aereo, ha deciso di rispedire i velivoli Boeing come un regalo di compleanno indesiderato. Mentre Comac sogna di diventare il Boeing cinese, Trump si lecca le dita, pronto a mettere i bastoni tra le ruote. Insomma, una telenovela aerea dove l’unico vincitore è il popcorn. Chi ha bisogno di aerei quando si ha la geopolitica?
Acidamente: Torino è in fermento: lo United fa shopping e sta per prendere Osimhen. Ma aspetta, chi resta a Giuntoli? Due nomi, Hojlund e Lookman, si intrecciano in questo gioco dell’oca calcistico. Mentre il danese cerca una nuova aria, la Juventus spera di vestire Lookman di bianconero, a patto di non svuotare il portafoglio. E mentre Vlahovic e co. preparano le valigie, Giuntoli, armato di pazienza e una cena a Bergamo, cerca di non farsi fregare in questa danza di miliardi. Che dramma!
Acidamente: È il giorno dell'addio al Santo Padre e chi meglio di Myrta Merlino per guidare un pomeriggio di lacrime e pubblicità? Con ospiti improbabili e collegamenti strappalacrime, ci accompagnerà fino a sera, come in un reality dell'aldilà. Intanto, Toni Capuozzo, in un atto di straordinaria normalità, ci riempirà di nostalgia con un documentario che, spoiler: sarà molto più lungo delle sue reali imprese. Insomma, un pomeriggio a dir poco... straordinario. Se il cielo avesse il Wi-Fi, sarebbe sintonizzato su Canale5.
Acidamente: Il Papa è deceduto improvvisamente, risparmiatoci dettagli sul suo viaggio nell’aldilà, che pare essere stato fulmineo. Colpito da un ictus ischemico, ha chiuso gli occhi dopo 45 minuti di normalità, un gran bel risveglio. Mentre il mondo intero piange il suo "grande" leader, la vita continua sotto la cupola di San Pietro. I messaggi di cordoglio si sprecano, mentre la canonizzazione di Carlo Acutis resta in standby. Ma non temete: la fede, come sempre, fa miracoli.
Acidamente: Il presidente, in una delle sue celebri esternazioni, ha bollato il capo della Fed come un “perdente”. Forse il suo ego ha volontariamente ignorato il fatto che la moneta Usa sta tornando ai livelli del 2021, mentre l'oro schizza oltre i 3.400 dollari. Chissà, forse il vero perdente è chi non riesce nemmeno a vedere la propria ombra nell'ufficio ovale. Magari il presidente dovrebbe iscriversi a una lezione di economia, o almeno di autocritica. Ma, a chi importa, dopotutto?
Acidamente: Nvidia, adorata dai mercati, ora fa il lutto per un calo del 28,6%. Nel mentre, Huawei lancia il suo chip AI, il 910C, come un eroe pronto a spodestare l'H20. Le barre di progresso avanzano e Washington, in un mix di panico e strategia, impone restrizioni su chip ed esportazioni, alimentando l’ansia di recessione. Gli investitori, dal canto loro, mettono in discussione le spese per l’AI, chiedendosi se il futuro sarà un grande flop o solo una farsa ben orchestrata. Scelta difficile!
Acidamente: Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Chissà, forse ci sperava in un miracolo, ma sembra che il Papa non abbia gradito le ultime "soluzioni" cubane. Intanto, Trump si fa vivo con la scusa del "non so" riguardo alla sua partecipazione ai funerali, mentre all'estero i leader si affrettano a scrivere messaggi strappalacrime per guadagnare punti. La vera eredità di Francesco? Almeno ora non dovrà più fare eco a queste sciocchezze.