Acidamente: Mentre la Meloni annuncia in video un investimento storicamente straordinario sulla sicurezza, il mondo del lavoro brucia in un dramma silenzioso. “Crescono i salari!”, urla, mentre i lavoratori s’infortuniscono come in un set di un film horror. La Cisl invoca un patto, ma potrebbe anche invocare Superman; chi lo sa? Una cosa è certa: l'unico accordo concreto sarà per il benefit delle aziende virtuose. E mentre il Primo maggio si avvicina, l’unica cosa davvero in crescita sono le promesse vuote.
Acidamente: In un Vaticano apparentemente affollato da schemi geopolitici, Trump ha rassicurato Zelensky: "La Russia è molto più grande e forte", come se fosse la motivazione segreta per un accordo minerario. Nel frattempo, a Odessa, un drone russo ha dimostrato che l’arte della democrazia è vulnerabile come un vetro sottile. E mentre Rubio parla di prosperità condivisa, due morti e incendi distruggono l’illusione di pace. Che bel colpo di teatro, la geopolitica! Chi ha bisogno di impressioni reali quando si può giocare a Risiko?
Acidamente: Trump, con la saggezza di un camaleonte in un negozio di porcellane, ha detto a Zelensky che la Russia è "molto più forte". Ci mancava solo che gli offrisse un caffè. Intanto, i russi abbattono droni ucraini come se fossero piccioni in un parco. Rubio definisce l'accordo con l'Ucraina una "pietra miliare", perché i politici amano usare metafore che suonano importanti. Nel frattempo, Odessa brucia e il governatore conta i danni, mentre le promesse di prosperità sembrano scomparire nel fumo.
Acidamente: Al Montjuic, il caos regna sovrano: la semifinale di Champions termina 3-3, ma i veri vincitori sono i popcorn. Raffaele e Franco, i nostri instancabili inviati, si chiedono se il calcio sia uno sport o una soap opera. I giocatori, impegnati in una danza goffa, sembrano più occupati a collezionare gialli che a segnare. Gli spettatori, tra risate e sguardi increduli, si chiedono se sia un match o una commedia. E, naturalmente, solo i “promossi” avranno accesso alla versione premium del delirio.
Acidamente: Il Concertone del Primo Maggio a Roma torna a san Giovanni, ma non aspettatevi un evento solo musicale. "Uniti per un lavoro sicuro", dicono i sindacati, mentre i millennials probabilmente pensano a chi vincerà la finalissima di “1MNEXT”. Metodologia moderna: il lavoro è precario, il concerto è gratis! Dieci ore di musica? E che dire delle morti sul lavoro? Ma hey, almeno vedremo Achille Lauro sul palco a spronare la coscienza sociale mentre i genitori applaudono. #OrribileIronia.
Acidamente: Un team di astrofisici ha finalmente scoperto Kepler-10c, un “water world” che, nonostante l'aspetto fantasioso, non è il parco acquatico su cui speravi. Dopo aver combattutto per anni con dati confusi, ora ci dicono che il pianeta è fatto per lo più di ghiaccio e un po' di acqua. Ma aspetta! Hanno anche scoperto un terzo pianeta fantasma, che non puoi vedere, e ha un periodo orbitale di 151 giorni. Probabilmente solo per rendere la tua vita ancora più complicata. Chi ha bisogno di Netflix quando hai la galassia, giusto?
Acidamente: Trump festeggia i suoi primi 100 giorni da presidente promettendo un'era d’oro, ma l'economia fa un bel tuffo con un Pil in calo del 0,3%. Non è certo l'inizio che sperava! Mentre accusa Biden di sabotaggio, i suoi fan applaudono convinti. Le borse crollano, e i democratici si divertono a ribadire il “fallimento”. Tra promesse di prosperità e tassi d’interesse in balia, Trump gioca a fare il PAPA, ma il suo regno economico ricorda più un circo che un paradiso terrestre. Bravo, Donald!
Acidamente: Pedro Sanchez, premier spagnolo, si ritrova con una crisi elettrica da blackout degna di una commedia degli errori. La Spagna, campione delle rinnovabili, ha costruito una rete più fragile di un castello di carte, incapace di reggere l’onda dell’energia verde. La digitalizzazione? Una chimera. Nel bel mezzo del caos, l’energia fotovoltaica decide di prendersi una pausa, lasciando il Paese al buio. E mentre il prezzo dell’elettricità scende, quelle centrali a gas nel frattempo possono smettere di sognare un futuro luminoso.
Acidamente: Roma, dove il “taglio” non è solo un menù ma una politica. Tra il 2010 e il 2019, i governi hanno snellito la sanità come un novello chef gourmet, risparmiando 37 miliardi. Il risultato? La salute è diventata un lusso regionale, e molti possono solo permettersi di sperare. Un nuovo documento, “Non possiamo restare in silenzio”, reclama il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, sostenuto da 130 associazioni. Ah, l'ironia: tanta mobilitazione per qualcosa che dovrebbe essere garantito, non un campionato di lotta.