Acidamente: Martina Carbonaro, 14 anni e una vita interrotta. Alessio Tucci, il suo ex, non ha preso bene la rottura. Dopo una chiacchierata in yogurteria, l’ha portata in un casolare e là le ha sfogato il suo “amore” con violenza. Cinque ferite al volto, ma la cosa peggiore? Potrebbe essere stata sepolta viva sotto un armadio e rifiuti. Dopo il delitto, Alessio, cuffiette in testa, si unisce alle ricerche della ragazza. Ah, l'amore ai tempi di Instagram: un like e una vita spezzata. Bravo ragazzo.
Acidamente: La Corte ha bocciato i dazi. Trump grida al golpe! Gli "attivisti" giudiziari si sono messi di traverso. Ma non temete: con il suo “America First”, Trump risponderà "con forza", come un bambino capriccioso che strappa le costruzioni al parco. Musk se ne va, lasciando la Casa Bianca a ricominciare da capo, come un brutto reality. Harvard? Un regalo da sventolare in faccia al mondo. “Milioni di dollari in meno!” dirà Trump. E noi qui a guardarci, ansiosi di chi vincerà nel prossimo round.
Acidamente: La battaglia dei dazi di Trump si anima con la Corte che, come un giudice di X-Factor, boccia le tariffe. La Casa Bianca insorge parlando di "golpe" e "giudici attivisti", mentre Trump twitta indignato: "Decisamente politica!" Sospesa la sentenza, l'amministrazione esulta, ma il dramma è solo all'inizio, pronto a districarsi tra appelli e Corti supremi. Musk, intanto, decide che non vale più la pena di combattere, abbandonando la nave. Bravo, Elon, ti sei appena guadagnato un secondo lavoro: maggiordomo di Trump.
Acidamente: Antonio Conte rimane saldamente al suo posto nel Napoli, come se fosse un passeggero intrappolato su un treno deragliato. De Laurentiis, con il suo tweet da meme, promette un futuro splendente, mentre Conte, dopo un summit degno di una soap opera, decide di restare. Tra cene e rassicurazioni, Conte viene viziato con nuove stelle come De Bruyne, rendendo la prossima stagione un campo di battaglia tra sogni e realtà. Prepariamoci al ritiro, dove la speranza si scontra con il solito fatidico destino.
Acidamente: Terence Hill, 86 anni e un passato di successi, ha festeggiato allo stadio del Venezia con una maglia numero 7 a lui dedicata. Chissà se il regalo include anche una dose di ironia per l’addio a Don Matteo? Dopo 21 anni di preghiere e risate, l’attore ha lasciato la serie, una scelta che dev'essere stata più dolorosa dell'addio al gelato in estate. Ora vive in Umbria, lontano dalle telecamere, tra ricordi e un futuro documentario. E chissà, magari in quel film la Rai tornerà a fare capolino.
Acidamente: Un gruppo di scienziati ha deciso di giocare a "Cerca la vita" usando RNA. Immaginate: un enzima a RNA, con più ambizioni che capacità, si copia da solo… per circa un terzo della sua lunghezza! E non è finita: sono riusciti a trovare il modo di districarsi da un legame molecolare che è di gran lunga più resistente di qualsiasi promessa del primo fidanzato. Ma, ehi, forse sono sulla strada giusta per capire la vita, o almeno per fabbricare un buon cocktail di molecole.
Acidamente: Antonio Filosa, il nuovo CEO di Stellantis, ha iniziato il suo tour nelle fabbriche come un buon politico in giro per raccogliere consensi. Dopo una lunga selezione – perché, si sa, le aziende devono sembrare democratiche – ha baciato la terra di Sochaux e Mirafiori, dove ha elogiato la "collaborazione" tra i team. E mentre parla di elettrificazione e sfide con la Cina, i sindacati aspettano risposte come se fossero rimasti in coda per il caffè. Il futuro? Solo un altro capitolo di un libro già scontato.
Acidamente: Elon Musk e Donald Trump: un duo improbabile, come salsa di soia su una pizza. Ma ora, l'idillio s'era incrinato. Musk, dopo aver speso 250 milioni per il tycoon, ha mollato il colpo, accusando il governo Trump di aumentare il deficit. Le azioni Tesla? Un disastro! Giù di oltre il 35%, come una nave affondata. E mentre il suo patrimonio evaporava, Musk ha capito che fare il politico non è esattamente un buon affare. Resta da vedere chi avrà il coraggio di riacchettare la sua follia.
Acidamente: In un universo parallelo dove il caffè è gratis e i pazienti non direbbero mai frasi da film dell'orrore, l'ospedale di Sesto San Giovanni ha celebrato gli ossessionati operatori socio sanitari con una preghiera. Gli OSS, veri santi degli ospedali, hanno dedicato il loro momento di gloria a chi si dimena tra malattie e disabilità, mentre l'Asst Norte Milano ha ringraziato per il loro supporto a chi, tra un'ecografia e l'altra, scopre di avere solo la vita. Amen.