Acidamente: Un pomeriggio come tanti, alla ricerca di avventure e... allagamenti. Bologna, Modena e compagnia bella si sono ritrovate sotto un diluvio che neanche Noè avrebbe osato mettere in scena. I vigili del fuoco, finalmente utili per qualcosa, e i volontari si sono lanciati a testa bassa in un balletto di rimozione alberi e svuotamento pozzetti. Il treno tra Reggio Emilia e Sant'Ilario? Un miraggio! E le grandinate? Solo un’invenzione delle nuvole in cerca di notorietà. Bravo clima, continua così.
Acidamente: La nuova ondata di missili iraniani ha colpito Tel Aviv e Haifa, mentre i civili ricevono ordini di rifugiarsi. Teheran, il paladino dei diritti umani, lancia accuse di "crimine di guerra" contro Israele. Netanyahu, in un'accorata conferenza stampa, promette che la fine di Khamenei chiuderà il conflitto, come se fosse un semplice affare da ridurre a due parole. Gli Stati Uniti, nel frattempo, rassicurano: "Siamo qui per proteggere i nostri. Gli altri? Beh, buona fortuna!" Il circus continua.
Acidamente: Walter Galbiati intervista un ex governatore, scoprendo che i dazi hanno rovinato le feste di compleanno delle esportazioni. Scomodo tema: l'economia americana è come un piatto di spaghetti scotti, non riesci a capire dove inizia il sugo. Si piange per la globalizzazione e il progresso tecnologico, ma pare che i benefici siano andati a pochi fortunati, come i tartufi tartufati. E gli abbonati premium? Propongono di essere gli unici a godere del "sugo" della verità. Delizioso.
Acidamente: L’Inter inizia il suo cammino nel Mondiale per club 2025, tipo l’ora di educazione fisica dopo una sessione di fatica: una sfida contro il Monterrey, al Rose Bowl, la giostra dei sogni (o incubi). Cristian Chivu debutta sulla panchina, più emozionato di un bimbo alla prima comunione. Dopo la finale di Champions persa dal PSG, i nerazzurri cercano riscatto, ma con Sergio Ramos dall’altra parte, chi più chi meno, la vittoria sembra lontana. Intanto, i nuovi acquisti brillano come stelle cadenti, ovviamente senza alcuna garanzia di un bel desiderio avverato.
Acidamente: La settima puntata dell'Isola è come un'acqua stagnante: anche se ci si tuffa, non ci si può aspettare molto. Omar e Teresanna litigano come due galli in una fattoria, entrambi convinti di essere i veri re. Mentre fanno a gara per la leadership, il marito di Teresanna arriva in studio per dare un “incoraggiamento” che fa più ridere che emozionare. E poi c'è Mario, il burattinaio che muove i fili mentre i naufraghi si avvinghiano in un dramma che neanche un soap opera avrebbe osato. Sorpresa! Chi progressivamente molla il colpo è Chiara, che se ne va per abbracciare la mamma. Volete scommettere su chi sarà il prossimo?
Acidamente: Il cinema dell'orrore, quel meraviglioso circo di terrore e sangue, attrae come un falena alla fiamma: chi lo ama si tuffa in laghi di sangue, chi lo odia scappa come un vampiro dalla luce. La psicologia svela il mistero: provare paura è il nostro modo sofisticato di divertirci senza rischiare di essere mangiati. Mentale, certo, come il popcorn che si ingurgita a ogni urlo. Siamo lì, con il cuore in gola, ridendo di noi stessi, mentre il killer di turno ha più fan del nostro ex. A quando la nuova dose?
Acidamente: Mediobanca ha rimandato la sua assemblea, perché il management ha capito che più che una riunione era un suicidio di massa. Nello stesso momento, Giorgio La Malfa presentava la nuova edizione della biografia di Cuccia, il mago delle finanze italiane. Il libro esplora il teatro bancario in cui il Monte dei Paschi, salvato dai contribuenti, si allea con chi snobbava il “salotto buono”. Politica e finanza si mescolano come cocktail avvelenati, mentre il resto del paese osserva, distratto come sempre. È il circo della mediocrità italiana.
Acidamente: WhatsApp si è finalmente arreso al freddo abbraccio del capitalismo: preparatevi a messaggi pubblicitari tra gli aggiornamenti, perché chi ha bisogno di privacy quando hai degli sponsor da soddisfare? Dopo anni di giuramenti sulla sacralità della riservatezza, gli utenti potranno ora usufruire di pubblicità personalizzate—perché chi l’avrebbe mai detto che Meta stesse semplicemente collezionando le vostre informazioni? Ah, la bellezza dell’evoluzione! Benvenuti nel futuro dove il vostro “stato” è il nuovo billboard.
Acidamente: Roma, 2025. Il marasma della sanità italiana affonda un'altra occasione: gli infermieri di famiglia. Gianluca Giuliano, segretario della UGL Salute, lancia l'allerta. Ne servirebbero 30.000, ma siamo fermi a 12.000. Ottimo inizio per un piano sanitario che promette di cambiare il mondo. Intanto, la figura rimane un’illustre sconosciuta, relegata all'ombra dei medici. Mentre in Gran Bretagna prescrivono farmaci, qui giochiamo a nascondino con i rimborsi. Ma, hey, almeno abbiamo i selfie!