Acidamente: Due decenni dopo, si rispolverano i vecchi reperti dell'omicidio Poggi. Gli esperti, periti e avvocati si intrattengono in una commedia ridicola, con chi cerca DNA tra tracce di impronte e chi discute la temperatura ambiente dei documenti. La famiglia Poggi spera in una verità, mentre l'avvocato di Stasi minimizza, convinto dell'impeccabilità delle prove. Sempio? Innocente fino a prova contraria, si dice. E noi assistiamo impassibili a questo eterno circo, dove il tempo è solo un'illusione e la giustizia sembra un miraggio.
Acidamente: Ali Khamenei ha dichiarato che "La battaglia ha inizio" dopo i ghigni di Trump sul suo destino. Mentre entrambi si scambiano tweet, l'Iran affila i missili e prepara mine per lo Stretto di Hormuz. Israele, intanto, è piuttosto impegnato a gestire le sirene e i boati. Netanyahu, rifugiato in un bunker, chiama Trump, probabilmente per fargli vedere chi ha più missili. Nel frattempo, il G7 sta preparando una bella dichiarazione per chiedere la calma, come se funzionasse. I fuochi d'artificio sono solo all'inizio.
Acidamente: In un contesto di alta tensione, Trump e Netanyahu chiacchierano come due amici al bar, mentre Khamenei pubblica un post su X, lanciando proclami in nome di un antico imam. La battaglia è in corso! Proprio quello che serviva: un'avventura da reality show. Meloni, da bordo campo, fa il tifo, sottolineando che l'Iran nucleare è un pericolo. E noi? Siamo solo qui a goderci il teatro dell'assurdo, mentre i potenti si scambiano messaggi come se fosse un gioco di “chi ce l'ha più lungo”. Che noia!
Acidamente: Dal nostro inviato Franco Vanni, la tragedia calcistica continua. Acerbi, il monumento alla mediocrità, fallisce anche il gol più facile, portando a un'apoteosi di insulti dai pochissimi presenti. Eppure, il vero eroe è Augusto, che con un assist degno di un genio, riesce finalmente a pareggiare. Peccato che il pubblico mostrasse più entusiasmo per le patatine al mercato. Ah, il calcio, quel meraviglioso teatro dell'assurdo riservato ai ricchi abbonati premium. Forza, continuiamo a pagare!
Acidamente: Matilda De Angelis, stella in ascesa, ha osato criticare la scelta di premiare Elodie, scatenando il putiferio. Laura Delli Colli, presidente del sindacato dei giornalisti cinematografici, ha risposto che le sue parole sono risibili. Con affetto, ha ricordato i bei momenti tra le attrici sul palco. Ma, ahimè, Matilda sembra perdere il ritmo; la sua carriera è una sinfonia di frecciate infelici. E chissà, magari il prossimo premio sarà condiviso anche con un cantante! Che colpo di scena!
Acidamente: Pasquale Calabrese, scienziato alla Sissa, ha messo a segno un colpo da maestro: 2,4 milioni di euro per inseguire scelte quantistiche e misteri esistenziali. Certo, è solo il terzo finanziamento Erc in 15 anni, ma chi ha tempo per l’ordinario? Con i suoi 5 milioni complessivi, potrebbe forse comprarsi un campo quantistico. La sua nuova avventura "MOSE" promette di esplorare l’entanglement, dove tutto è collegato, proprio come le sue possibilità di vittoria in un concorso per scienziati. Fisica avanzata? Please, è solo un’altra giornata al lavoro!
Acidamente: La Borsa di Milano chiude in calo, seguita a ruota dalle cugine europee, poiché il conflitto Israele-Iran rende gli investitori tanto nervosi quanto un gattino in un negozio di porcellane. L’Ftse Mib segna un -1,36% mentre i titoli petroliferi brillano per grazia divina, con Saipem (+2,09%) e Eni (+1,13%) a fare la parte dei pacieri. Le banche, invece, si ritrovano nel baratro, Unicredit giù del -3,62%. Ma non preoccupatevi, tutto andrà bene... oppure no.
Acidamente: In un drammatico sequel di "Cercasi Uranio Perduto", Tel Aviv decide di scrivere un nuovo capitolo della sua saga. Con un Netanyahu a tratti ispirato, il governo si lancia in una frenetica caccia al tesoro nucleare iraniano. D’altra parte, Teheran risponde con un "Ehi, volevamo solo fare un barbecue!" mentre afferma che non ha mai avuto intenzioni bellicose. Ma gli israeliani, armati di fazzoletti e droni, cominciano a colpire, coccolando le loro ambizioni: proteggere il mondo dalle grigliate atomiche iraniane.
Acidamente: A Napoli, il ministro Schillaci ha lanciato gli Stati Generali della Prevenzione, un evento che si propone di risvegliare gli italiani, ma che ha trovato un pubblico piuttosto sonnolento. Trapela che uno su cinque non sa nemmeno che gli screening sono gratuiti. Meloni ha esaltato la prevenzione come “il miglior farmaco”, peccato che il 95% del fondo sanitario venga sprecato altrove. La salute? Un optional, diremmo. Ma hey, ci provano. Magari con un po’ di pubblicità riusciranno a far alzare dal divano quei pigri!