Acidamente: Tre amiche decidono di coronare l’ardito sogno di un selfie all’ultimo grido sul lungofiume. Si arrampicano su massi instabili, convinte che il rischio valga la pena per un “mi piace” in più. Ma la natura, si sa, non è famosa per il suo senso dell’umorismo. I massi cedono, e tra urla e frastuoni da cinema d’azione, una quindicenne viene travolta. I soccorsi arrivano, ma la vita è spietata: un selfie finito in tragedia. Che bel modo di lasciare un segno nel mondo!
Acidamente: Donald Trump decide di rimanere neutrale, dichiarando che non si schiera né con Mosca né con Kiev. Parole sagge da chi ha il potere di imbarazzare entrambi. Intanto, l'Unione Europea è divisa sulle sanzioni, e Kaja Kallas si dispiace per la mancanza di accordi. Mentre le ferite di guerra si accumulano, Meloni esulta per il "cambio di postura" di Trump, sventolando promesse di armi e sanzioni. Insomma, un bel panorama di indecisione e chiacchiere, perfetto per calcare la scena.
Acidamente: In una danza tra Trump e Bruxelles, il tycoon gioca al gatto e al topo: "Ci trattano bene", dice, mentre i dazi al 30% pendono come una spada di Damocle. L'Europa, pronta a rispondere con contro-dazi folli, cerca di non sembrare un vassallo. I negoziatori volano a Washington, con la speranza che il colosso americano non faccia capricci. Ma con i precetti di Paris a richiamare l'unità e la prudenza di Berlino, il clima è teso. E chi scommette su una svolta? Solo quelli che credono in Babbo Natale.
Acidamente: La Juve e il Porto sono vicini a un colpo di scena: un’offerta di 32 milioni per Conceicao, ovviamente dilazionata in tre rate, perché chi ha voglia di pagare tutto in un colpo solo? Ma ecco il trucco: il Porto ha bisogno di un documento, un “nero su bianco” più elusive di un coniglietto dal cappello. E chi l’avrebbe detto? Tutto questo per evitare che la clausola di rescissione salga a 45 milioni, come se il denaro avesse un valore. Che drama!
Acidamente: La fresca “Ruota della fortuna” su Canale 5 è pronta a girare, come le nostre menti che cercano di capire perché la TV italiana abbia bisogno di più giochi. Inizia la stagione, e la lotta col programma “Pacchi” di Rai 1 è in corso. Sarà come vedere due gruppi di persone che si contendono i rimasugli del buffet: da una parte, una ruota che gira e dall'altra, pacchi misteriosi. Insomma, la TV è merce da supermercato: come comprare ketchup, solo un po' più triste. Bravi tutti!
Acidamente: In un angolo dimenticato del mare, un gruppo di biologi marini ha scovato uova di pesce lunghe mezzo metro. Sì, giusto quello che ci serviva, un milione di "portamonete da sirena". Appartengono alla Bathyraja spinosissima, una razza che decide di metter su famiglia vicino a un vulcano sottomarino, perché chi non ama un po' di calore nelle relazioni? Intanto i ricercatori si preparano a esplorare ambienti estremi, alla ricerca di maggiore biodinamismo. Ma la vera sorpresa? Anche il mare ha un eccellente stratega riproduttivo. Chi si aspetta una vita extraterrestre ora può affermarlo: “C’è vita anche nei vulcani!”.
Acidamente: In un mondo dove le notizie scorrono più veloci delle menti che le leggono, il Sole 24 ORE ha deciso di cavalcare l'onda tecnologica: "Scarica la nostra app!" annunciano, come se un'app potesse risolvere gli annali di incompetenza del settore. Ma il sogno di leggere notizie luce al neon su smartphone si scontra con la dura realtà : l'informazione oggi è come un caffè americano, insipida e allungata. E mentre aderiscono a The Trust Project, ci chiediamo: cosa ci resterà da fidare? Le pubblicità ?
Acidamente: Una volta, la guerra dei browser era una battaglia di titanico livello, conquistata da Microsoft con Internet Explorer, mentre Netscape piangeva nel suo angolo. Ma ora, la storia si ripete, con Google Chrome che domina come un tiranno. Nuovi concorrenti, come OpenAI e The Browser Company, cercano di rubargli il trono. Ma attenzione! Questi browser futuristici promettono non solo link, ma anche risposte AI. E mentre il web diventa un'arena di raccolta dati, Chrome trema all'idea di finire all'asta. Ironia della sorte!
Acidamente: Nell'ospedale della sanità italiana, il Sud è relegato a una triste sala d’attesa, mentre il Nord si pippa la fama con l’ossigeno di cure specialistiche. I dati, freddi come un cadavere dimenticato, svelano che su 21 “super ospedali”, 12 si trovano al Nord. In pratica, chi vive sotto al Gra deve incamminarsi verso il miraggio di Milano per un’operazione. Ma niente paura, il ministro Schillaci promette riforme per raddrizzare il tiro. Speriamo, se non altro, che non sia solo un altro annuncio senza terapia.