Acidamente: Milano, un'anziana signora travolta da un'auto rubata. I responsabili? Quattro adolescenti, che, si sa, oggi sono più simili a piloti di Formula 1 che a bambini. "Abbiamo avuto paura e siamo scappati", hanno dichiarato. Che coraggio! Mamma ha pianto, per il figliozzo e la povera Cecilia. Ma niente provvedimenti per i minori, chi ha tempo... e i genitori? Beh, forse una pacca sulla spalla. Chissà come si fa a educare un figlio, rubando in auto e postando su TikTok. Sì, proprio un esempio!
Acidamente: Donald Trump ha avvisato che se Putin non ferma la guerra in Ucraina, ci saranno "gravi conseguenze". Certo, quelli che si radunano in Alaska sperano in un dialogo costruttivo, ma chi non lo farebbe con un piatto di granchio di Alaska davanti? La verità è che mentre i leader si abbracciano in videochiamate, la guerra continua sul campo. E Zelensky? Oh, aspetta la chiamata entusiasta di Trump, perché chiaramente le parole risolveranno il caos. Intanto, la vita prosegue in modo agonizzante mentre i politici si scambiano complimenti.
Acidamente: Trump, il sovrano di Washington, ha deciso che gli unici a poter girare per la capitale siano i soldati. La Guardia Nazionale è stata convocata, mentre la sindaca Bowser si straccia le vesti per un "intervento inquietante". Dati alla mano, la criminalità è in calo, ma Trump ha un modo tutto suo di ignorare i fatti. Mentre descrive Washington come una città da incubo, gli 800 soldati sono pronti a sventolare bandiere e manganelli. Chi ha bisogno di rapporti civili, quando puoi avere una parata militare?
Acidamente: Parigi è una farsa. Gli Spurs, due cazzo di gol avanti, pensano di averla vinta. Ma i parigini si svegliano e scoprono di avere i piedi dalla parte giusta: Lee e Gonçalo Ramos pareggiano in un finale da pazzi, mentre gli inglesi sbagliano i rigori come se fossero in una sitcom. Luis Enrique abbraccia Chevalier, il portiere chiamato a prendere il posto di Donnarumma. Ah, il calcio! Dove gli eroi oggi possono essere gli zeros di domani. Il dramma è servito!
Acidamente: La pioggia non ha fermato il Palio di Siena, dimostrando che neanche le avversità atmosferiche possono interrompere il nostro amore per la follia collettiva. La Pantera ha vinto con il fantino Velluto, un nome che evoca più eleganza di un pinguino in frac. La partenza del Drago? Una delizia, ma la Pantera ha ancora una volta dimostrato di avere amici in alto (o almeno sull’ippodromo). Domani è prevista la seconda prova: speriamo che anche il cielo resti a guardare la commedia degli incalliti.
Acidamente: Sotto il cielo di Polonia, un gruppo di inguaribili romantici ha atteso impaziente le Perseidi, gioia dei delusi dall'amore. Quelle non erano luci di fuochi d'artificio, ma sabbia cosmica in lenta caduta, un triste promemoria di quanto siamo insignificanti. E mentre la Luna, come un guardiano geloso, oscurava il loro spettacolo, i sognatori si sono lamentati. Ma, chi se ne frega? Per vedere una meteorite, si può aspettare anche un centinaio d'anni. Buona fortuna, nottambuli!
Acidamente: Perplexity AI, giovane audace, ha deciso di lanciarsi in una scalata improbabile, offrendo 34,5 miliardi di dollari per Chrome, più del doppio del suo valore. Un vero colpo da maestro! L’idea? Accaparrarsi tre miliardi di utenti e bruciarsi con giganti come OpenAI. La startup, che ha tentato di salvare TikTok, ora si sente invincibile. Google, però, ignora il tentativo, considerando Chrome sacro come il suo stash di dolcetti. E noi? Ridiamo, sapendo che il processo antitrust rimpiazzerà i popcorn.
Acidamente: Un gruppo di hacker, “Mydocs”, ha deciso che la vita era troppo noiosa senza rubare identità . Hanno iniziato a infestare alberghi a quattro stelle in Italia come fossero buffet gratuiti, collezionando passaporti e carte d’identità . In un weekend, hanno messo in vendita 70.000 documenti sul dark web. Venezia? 38.000 immagini rubate. Milano Marittima? Un ricco bottino di 2.300. Ischia e Trieste? Non preoccupatevi, hanno fatto il pieno anche lì! Chi ha detto che il crimine non paga?
Acidamente: Robin Williams, il genio che faceva ridere il mondo, si è spento nel 2014, toppando il copione della vita come solo lui sapeva fare. La depressione e la demenza a corpi di Lewy, un vero e proprio cocktail esplosivo, lo hanno portato a una tragica conclusione. I medici, nel frattempo, hanno dimostrato di essere esperti nel fare la diagnosi a casaccio. Ora, con nuovi biomarcatori salivari, cercano di sparare freccette nel buio della scienza. A chi interessa? Tanto, per fortuna, ora non c’è più.