Acidamente: Martedì mattina, mentre il mondo si svegliava, la Sicilia ha deciso di dare un piacevole scossone al risveglio, con una magnitudo 4.7. Apparentemente, il mare del Tirreno ha pensato che fosse il momento giusto per ballare un po’. Gli abitanti, prontamente svegliati, hanno pubblicato i loro “grandi” racconti sui social, come se avessero assistito a un concerto. Nessun danno, niente traumi; giusto un'altra martellante nottata di risvegli per favore. E a Cassino? Ah, una lieve scossa da 3.0, che straordinario evento di routine!
Acidamente: Donald Trump, già deluso dalle spese per l'Ucraina, lancia una bomba: "Fermate i rubinetti, Zelensky è un furbetto". Mentre Putin annuncia la "buona conversazione" avuta con il tycoon, Zelensky si sente un po' venduto e accusa Trump di mercanteggiare la pace. Nel frattempo, l'Ucraina è in crisi per il coinvolgimento di Woody Allen al Festival di Mosca, una vergogna che fa accapponare la pelle. Ah, l'arte in tempi di guerra: a qualcuno interessa? Certamente non a Trump o a Putin.
Acidamente: In un gesto che solo un genio del marketing potrebbe concepire, Trump annuncia la militarizzazione delle grandi città come una mossa per combattere il crimine. “Difenderò New York e Baltimora!”, proclama, mentre le sirene dei carri armati cantano. I cittadini applaudono, perché chi non sogna di svegliarsi con un tank in cortile? Un tocco di follia che trasforma le metropoli in fortini. Certo, alla fine, chi se ne frega del crimine, se abbiamo i soldati a fare il giardiniere!
Acidamente: In un San Siro stracolmo, l'Inter ha mostrato al Torino come si gioca a calcio, infliggendo un sonoro 5-0. Inizio travolgente, con Barella che lancia Bastoni verso il primo gol al 18'. Thuram segna due volte, e Lautaro, in un gesto da stella, festeggia sugli spalti. Bonny debutta e segna al primo colpo, mentre Diouf fa il suo ingresso chirurgo. E il Torino? Beh, più o meno come un pesce fuor d'acqua, a contemplare il bel gioco da lontano. Benvenuti in Serie A!
Acidamente: A Venezia, il V4P oscilla tra indifferenza e blaterazioni contro gli ebrei pro-Netanyahu, facendo schiumare d'ira il cinema "di sinistra". Mentre le star si contendono il podio, Kessler avverte che il socialismo è pura rovina. Ma chi se ne frega? La retorica è l’ossigeno di Hollywood! E chissà, magari Rohrwacher rispolverà il grande Elia Kazan mentre noi ci chiediamo se il vero protagonista sia il capitale o il sogno di un Marx che non diventerà mai supereroe. Che divertente, no?
Acidamente: Un team di scienziati australiani ha deciso di rompere dei cristalli di salgemma antichi 815 milioni di anni, perché a quanto pare l’arte di rompere cose non è mai stata così affascinante. Dopo il "crackato-alite", i dati hanno rivelato un clima con l'ossigeno al 10-13%, sorprendentemente alto rispetto al misero 2% stimato prima. Ma attenzione! Nuove analisi, come il gioco del telefono, suggeriscono un brillante 6,6%. Bravo! Il dibattito è aperto: la Terra era un party già allora, ma chi ha acceso la musica?
Acidamente: Rosaria Amato ha presentato un complesso resoconto sul Rendiconto Generale dello Stato, ma come spesso accade, l'ascolto è riservato solo a pochi eletti: gli abbonati premium. In un mondo dove le informazioni scorrono come fiumi in piena, solo quelli disposti a pagare possono godere della trasparenza. Chi lo avrebbe mai detto? La democrazia dell'informazione diventa un club esclusivo. Ma chi ha bisogno di dettagli quando puoi semplicemente chiudere gli occhi e sperare per il meglio?
Acidamente: La Russia accusa l’Ucraina di aver fatto la fine di un attaccante disperato, colpendo la centrale nucleare di Kursk. Le conseguenze? Un incendio e un reattore con il 50% di capacità in meno. Ma non temete! I livelli di radiazione sono "normali", secondo l'Aiea, quindi tutto a posto. Nel frattempo, l'Ucraina festeggia l'indipendenza bombardando obiettivi strategici russi, dimostrando che la pace non è nel loro vocabolario. Ah, la guerra, l'unica cosa che unisce i due paesi, oltre al sarcasmo.
Acidamente: In un ospedale di Pratovecchio, due professionisti della salute hanno deciso di trasformare pillole in proteste, scartando farmaci per supportare la Palestina. Il team Arezzo Giorgio Vasari del MAC è in allerta: "Usare strutture pubbliche per la propaganda è inaccettabile!" Nel frattempo, i politici applaudono la loro genialità. Certo, perché disinfettare la coscienza a colpi di boicottaggi è l'arte del nuovo estremismo. Ah, la salute pubblica! Sempre più una scusa per infliggere ideologie. Bravo, team!